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Comunicati Segreteria - 17/11/2011

Giornata di mobilitazione per un Servizio Sanitario Nazionale Pubblico, Universale, di Qualità.
Venerdì 18 novembre 2011
dalle ore 10:00 gazebo in Piazza Indipendenza
ore 12:30 Conferenza Stampa, Loggia Piazza dei Signori, Treviso.
"Recuperare risorse da destinare allo sviluppo del sistema sanitario pubblico significa lotta agli sprechi veri, quelli legati alla politica e all'assenza di una seria pianificazione sul territorio che incentivi economie di scala a livello regionale".

Lo ha detto oggi Paolino Barbiero, segretario generale della Cgil di Treviso, promuovendo la Giornata nazionale di mobilitazione per un Servizio Sanitario Nazionale Pubblico, Universale, di Qualità indetta dalla Cgil. A Treviso la campagna di mobilitazione prenderà via con un gazebo informativo in Piazza Indipendenza dalle ore 10:00 al quale seguirà la conferenza stampa delle ore 12:30, presso la Loggia, nel corso della quale sarà illustrata la posizione del Sindacato trevigiano in merito alla situazione e alle prospettive della Sanità della Marca, le iniziative sul territorio e la proposta di istituire un Osservatorio provinciale delle Cooperative Sociali, che vada a favorire e a mettere in rete le realtà che operano nel settore socio assistenziale, e a monitorarne la regolarità. Così da combattere e contrastare l'emergente fenomeno delle cooperative spurie, che dietro all'aggiudicarsi di bandi al massimo ribasso nascondono il non rispetto dei contratti di lavoro, determinano situazioni di sfruttamento dei lavoratori, di scarsa concorrenza e contribuiscono alla diffusione dell'illegalità anche all'interno di questo fondamentale comparto.

"In Veneto e in particolare nella nostra provincia di Treviso la Sanità pubblica è un'eccellenza che va tutelata per garantire a tutti i cittadini il fondamentale diritto alla salute. Il risultato di questo indispensabile sistema è lo stare bene e non si può misurare col matematico rapporto costi/benefici ma trovando le risorse per assicurare in modo omogeneo e senza differenze gli stessi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) tra tutte le Asl della Marca.
Per questa ragione – ha denunciato il segretario generale della Cgil di Treviso - l'assurda idea di centralizzare la risposta di ambulatori diagnostici in una sola struttura ospedaliera di una Ulss, costringendo i cittadini a diventare "pendolari della salute", proprio in un territorio dove il trasporto pubblico è già così penalizzato, dà il metro di quanto il Piano Socio Sanitario Regionale, che il Veneto si appresta ad approvare, sia privo di proposte concrete su come utilizzare in maniera più razionale le risorse disponibili.
Piano che, inoltre, non precisa quante di queste risorse la stessa Regione è disposta a mettere in campo per realizzare una vera riforma della Sanità che veda crescere la capacità di risposta al bisogno di salute del territorio.
Regione che l'unica cosa che ha saputo fare è recepire i tagli lineari del Governo, spazzando via e il Fondo per le politiche sociali e il Fondo per la non autosufficienza, e applicare la maggiorazione di 10 euro sui ticket sanitari, introducendo una soglia d'esenzione che favorisce ancora una volta gli evasori fiscali e costringe le famiglie a rinunciare sempre più spesso alla salute".

"Per la Cgil trevigiana – ha concluso Barbiero - bisogna difendere la nostra rete ospedaliera che rispetto a tante altre province del Veneto è molto più vicina agli standard che la Regione e la Conferenza Stato Regioni hanno stabilito come ottimale, garantendo tutte le possibilità diagnostiche e specialistiche in modo sempre più diffuso sul territorio e non accentrato in pochi luoghi, e spingendo sulla riforma della Medicina di Base offrendo strutture Territoriali Complesse in tutta la provincia così da assicurare a tutti i cittadini gli stessi diritti. La sanità, infatti, non è solo una voce di spesa ma un investimento sulla cittadinanza".
Data l'importanza dell'oggetto, la presenza della Vostra Testata sarà particolarmente gradita

Ufficio Stampa - HoboCommunication